Il reporting, ovvero la pubblicazione dei risultati della ricerca scientifica in letteratura

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Dal momento che la qualità e la rilevanza degli articoli reperiti in letteratura vengono giudicate principalmente sulla base del resoconto pubblicato, è evidente l’importanza di rispettare le buone pratiche, gli standard etici e la diffusione di materiale affidabile, chiaro e riproducibile nel campo delle pubblicazioni biomediche. Una descrizione poco chiara della metodologia e dei risultati potrebbe influire negativamente sulla loro corretta diffusione e integrazione nelle linee guida dell’assistenza sanitaria.

Varie iniziative hanno emanato criteri e raccomandazioni da rispettare, sottolineando come sia una responsabilità dei ricercatori redigere i manoscritti in maniera onesta, chiara, accurata e completa.

La società internazionale per i professionisti addetti alle pubblicazioni mediche (International Society for Medical Publication Professionals, ISMPP) ha rilasciato nel 2015 le GGP3, un aggiornamento delle Good Publication Practice Guidelines che erano state sviluppate nel 2003 e già revisionate nel 2009.

Si tratta di una serie di raccomandazioni destinate a chi scrive articoli per le riviste, o prepara presentazioni per i congressi scientifici. Vengono affrontati diversi argomenti, fra cui in primo luogo l’importanza di redigere resoconti completi, accurati, equilibrati, trasparenti e tempestivi, di rispettare le norme e le leggi vigenti e di attenersi alle linee guida. Viene altresì sottolineata la responsabilità degli autori e la necessità che ciascuno abbia acquisito la piena comprensione dello studio; la necessità di dichiarare i contributi dei singoli autori, il ruolo degli sponsor e i conflitti di interessi1.

Il Comitato internazionale degli editori di riviste scientifiche (ICMJE, International Committee of Medical Journal Editors, un ristretto gruppo di lavoro di riviste mediche generaliste e non un’organizzazione a cui è possibile associarsi liberamente) ha elaborato un documento denominato ICMJE Recommendations, aggiornato nel dicembre 2019 (del quale esiste la traduzione italiana di una versione precedente). Queste raccomandazioni riguardano i requisiti di uniformità per i manoscritti da sottoporre alle riviste biomediche ai fini della pubblicazione e definiscono non solo i principi etici relativi alla conduzione e al reporting della ricerca biomedica, ma anche gli aspetti specifici della stesura.

Forniscono criteri precisi per l’attribuzione del ruolo, dei riconoscimenti e delle responsabilità agli autori, ai collaboratori e agli editori; sottolineano l’importanza della revisione tra pari (peer review) e della dichiarazione dei conflitti d’interesse (che possono riguardare tanto i rapporti di natura finanziaria quanto altri aspetti, per esempio la concorrenza accademica o la passione intellettuale); affrontano le questioni della riservatezza e della protezione dei soggetti umani e degli animali. Per quanto concerne la pubblicazione, sottolineano l’obbligo di pubblicare anche gli studi che non hanno fornito gli esiti desiderati, di inserire i trial clinici in un pubblico registro e di evitare pubblicazioni ridondanti2.

È altresì disponibile la rete EQUATOR, (Enhancing the QUAlity and Transparency Of health Research) un progetto inizialmente finanziato nel 2006 dal Servizio sanitario britannico (UK NHS National Knowledge Service) allo scopo di analizzare lo stato dell’arte nel campo della preparazione e diffusione di linee guida per il reporting degli studi di ricerca sanitaria.

La rete EQUATOR Si autodefinisce “un’organizzazione ombrello che riunisce ricercatori, redattori di riviste mediche, revisori tra pari, sviluppatori di linee guida di reporting, enti di finanziamento della ricerca e altri collaboratori che condividono l’interesse di migliorare la qualità delle pubblicazioni di ricerca e della ricerca stessa”. Per ulteriori dettagli sulle sue attività si rimanda a un articolo del 20083 che descrive non solo la necessità di armonizzare l’accuratezza e l’affidabilità dei report scientifici ma anche quella di trovare gli strumenti per promuoverne l’implementazione e la valutazione.

Sullo stesso tema, nel 2013 un altro articolo ha ribadito l’obbligo etico di condurre e pubblicare le ricerche in modo responsabile, evidenziando diversi problemi connessi con il rischio di distorcere il corpus delle evidenze.

Sono numerosi i possibili errori, fra cui si citano a mero titolo esemplificativo:

  • la pubblicazione tardiva o la non pubblicazione degli studi,
  • l’omissione di informazioni cruciali nella descrizione della metodologia e nei criteri di inclusione ed esclusione,
  • la descrizione inadeguata dei metodi statistici e delle relative analisi,
  • il reporting selettivo riferito soltanto ad alcuni outcome,
  • la presentazione inadeguata degli eventi avversi, la mancanza di completezza dei dati che impedisce di includere lo studio in successive revisioni sistematiche con meta-analisi,
  • l’interpretazione fuorviante dei risultati nel testo dell’articolo.4

Sulla pagina web della Rete EQUATOR sono attualmente presenti 471 linee guida che individuano gli standard per la redazione dei manoscritti destinati alla pubblicazione, ordinate per i vari tipi di studi. Il sito offre anche un algoritmo per individuare la linea guida più adatta a redigere il resoconto dello studio che si è effettuato.

A seconda dello studio che hanno condotto, i ricercatori potranno scegliere la linea guida idonea, per esempio in genere si prediligono le CONSORT per gli studi randomizzati e controllati (RCT), le PRISMA per le revisioni sistematiche, le SPIRIT per la redazione dei protocolli degli studi, le PRISMA-P per i protocolli delle revisioni sistematiche, ecc.

Per ciascuna linea guida la rete Equator indica l’articolo di provenienza, che ne spiega l’origine e il razionale, nonché le eventuali liste di controllo (checklist), le estensioni e le traduzioni ufficiali. Ogni linea guida fornisce gli elementi necessari per strutturare l’esposizione in maniera standardizzata, in modo da fornire ai lettori tutte le informazioni adeguate – occorre tenere presente che queste linee guida vengono periodicamente revisionate e che le nuove versioni sostituiscono quelle vecchie, per cui è sempre opportuno assicurarsi di prendere in considerazione l’aggiornamento più recente.

Bibliografia

  1. Anand G, Joshi M. Good publication practice guideline 3: Evolving standards for medical writers. Perspect Clin Res. 2019 Jan-Mar;10(1):4-8.
  2. http://www.icmje.org/recommendations/browse/
  3. Simera I, Altman DG, Moher D, Schulz KF, Hoey J. Guidelines for reporting health research: the EQUATOR network’s survey of guideline authors. PLoS Med. 2008 Jun 24;5(6):e139.
  4. Simera I, Altman DG. Reporting medical research. Int J Clin Pract. 2013 Aug;67(8):710-6.

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